Oggi il piano quotato con drone è possibile grazie all’uso delle nuove tecnologie. Fino a poco tempo fa, era inimmaginabile. Misurare ettari di terreno ed in poco tempo è oggi possibile grazie all’uso dei droni che stanno rimpiazzando completamente gli aerei e gli elicotteri; i quali si usavano fino a pochi anni fa nei rilievi topografici. La maggior parte dei professionisti come i geometri, gli architetti, gli ingegneri sono ormai diventati “piloti” di Droni con delle stime che in Italia si attestano oltre il 40% degli iscritti all’albo. (fonte: la stampa)
Per il piano quotato con drone , il software in uso è il PX4D Drone software for optimal aerial monitoring and surveying
Un sistema completo e flessibile, compresa la pianificazione del volo e l’acquisizione delle immagini, l’elaborazione dei dati su un computer e sul cloud.
La fotogrammetria è una tecnica di rilievo che permette di acquisire dati metrici di un oggetto (forma e posizione) tramite l’acquisizione e l’analisi di una coppia di fotogrammi stereometrici. L’applicazione ai droni, piani quotato con drone (aerofotogrammetria) opera attraverso la creazione di modelli digitali del terreno e ortofoto. Produce rilievi architettonici di infrastrutture ed edifici per la creazione di modelli 3D.
Oggi, il rilevamento dall’alto è talvolta riconosciuto come sinonimo di aerofotogrammetria, parte della fotogrammetria in cui la telecamera è posta in aria. Le misurazioni sulle immagini aeree sono fornite da tecnologie e metodi fotogrammetrici. A seconda di quello che si rileva, le fotografie si possono scattare sia con camera nadirale (puntata verso il terreno) che con macchina orientata frontalmente o inclinata rispetto all’orizzontale. Questo permette di definire bene gli elementi a prevalente sviluppo verticale: muri, alberi isolati, pareti rocciose…